Con le pinne il fucile e gli occhiali diventiamo lupi di mare

Chi lo ha detto che le attività nautiche debbano essere dedicate solo al reparto?
Non che, i così detti repartari, lo dicano con la puzza sotto il naso, anzi la pattugli nautica regionale e nazionale cercano in tutti i modi di allargarsi verso le altre branche. Però, gli L/C, per i capi reparto sono solo quelli che giocano.. e invece no!
Ecco un campo di piccole orme che contraddice, in modo vincente, i polverosi capi reparto!

Certo non abbiamo a che fare con le canoe e barche a vela, noi andiamo solamente sui sommergibili della Militare Militare, poi prendiamo il battello e andiamo su un’isola, dopo di che nuotiamo con i corpetti di salvataggio e soprattutto costruiamo bussole…. Mi verrebbe da dire tié ma me lo terrò per me!

Dunque andiamo per ordine. Oramai è il terzo anno che, in collaborazione con la Pattuglia nautica regionale, in Puglia si tiene un campo di piccole orme dedicato all’ambiente acqua. Per il secondo anno il campo si tiene alla base scout di Chiatona, vicino a Taranto.

Forse per il nome, “Con le Pinne il Fucile e gli Occhiali” che ricorda momenti vacanzieri in riva al mare, forse perché i lupetti e le coccinelle che partecipano di anno in anno, ci hanno fatto tanta buona pubblicità, il campo fa sempre il tutto esaurito e una buona lista d’attesa.

Le attività proposte agli L/C in acqua sono sempre a prova di bambino, ovviamente ogni tecnica è proposta attraverso il gioco e attraverso il metodo proprio della branca. Così tramite le disavventure di Capitan Ciambotto e del suo sgarrupato equipaggio, continuamente alla ricerca della scomparsa isola di Atlantide, i lupetti e le coccinelle imparano. Imparano ad osservare l’ambiente marino, imparano a scoprire da dove “tira” il vento, imparano a nuotare con un corpetto di salvataggio e a costruire una bussola con la coppetta di un gelato , un tappo di sughero, un ago magnetizzato e un po’ d’acqua. Scoprono un ambiente nuovo rispetto alla giungla e al bosco, anche se stando attenti, finanche nelle avventure di Mowgli e Cocci è presente e necessario l’ambiente acqua. Effettivamente, all’interno di un gruppo nautico, la stessa Progressione Personale Unitaria potrebbe essere estesa sulle tre branche, lasciando al branco/cerchio la peculiarità della scoperta, al reparto la competenza sulla tecnica e agli R/S il momento della responsabilità legato sia al trapasso nozioni che, perché no, anche alla gestione dei mezzi nautici del gruppo.

Insomma non sono esperienze che un bambino vive normalmente durante le sue vacanze estive. Soprattutto per la scoperta delle professionalità legate al mare che gli L/C incontrano durante il campo, come i pescatori che riparano le reti nella città vecchia di Taranto, ma anche prendere il battello che porta all’isola di San Pietro e conoscere il comandante che, con pazienza e maestria, fa timonare ogni lupetto e coccinella. Scoprono le pietanze preparate con i prodotti tipici del mare e persino il percorso di catechesi, con l’incontro di Giona che dalla pancia della balena si avvia verso la predicazione a Ninive, completano la proposta che la pattuglia regionale intende offrire agli L/C oramai prossimi a vivere l’ultimo anno della loro pista in branco/cerchio.

L’ambiente acqua non è quindi da scartare, anzi è da rivalutare, anche per quei gruppi che non sono nautici. Certo necessita di tempi e momenti adatti, di una buona conoscenza e competenza dell’acqua delle sua ricchezza e dei suoi pericoli. Ma da lo spunto per affrontare le paure e gli ostacoli di un bambino con la spensieratezza che solo una giornata al mare può regalare.

Così infilate il costume e il foulard e inventate nuove attività.. “ Guardate bene o lupi” poteste diventare lupi di mare!

Valentina Castellaneta
Taranto 19