Il gruppo Cagliari 4 prende il largo

27 febbraio 2011. Cagliari. Spiaggia del Poetto.

La sabbia fresca sotto i piedi e le onde che si infrangono placide sulla battigia. Scarponi che si muovono sul bagnasciuga, che camminano per qualche chilometro, fino ad arrivare al punto prestabilito. Gente già all’opera, mani che si affaccendano tra filagne e cordini, per tentare di tirar su un grandioso alzabandiera.

Una vanga che scava nella sabbia, i granelli bianchi che volano sulle camice azzurre, posandosi su quei fazzoletti rossi e blu. Primo piano dei visi. Risate, bocche che parlano e fanno ipotesi su ciò che accadrà dopo, capelli mossi dal vento. Sono tre squadriglie, tre squadriglie unite in un giorno speciale, un giorno dopo il quale si dipanerà davanti a loro un futuro nuovo, sconosciuto e ricco di sorprese.

Ne arrivano di altre, con fazzolettoni di altri colori. Sono quelle dei gruppi del Sinnai 1 e del Quartu 3. Sono venute solo per i ragazzi col fazzoletto rosso e blu, solo per il Cagliari 4. Per stargli accanto in uno dei momenti più importanti della sua storia.

Si gioca, si ride, si scherza insieme. Sono presenti all’appuntamento anche l’Incaricata regionale al settore nautico, la Responsabile regionale e il Responsabile di zona.

Poi un fischio acuto che vibra nell’aria. E tutti hanno la certezza che qualcosa sta per cominciare. Sta per finire un ciclo e sta per iniziarne un altro.Esploratori, guide, lupetti e coccinelle dei rispettivi gruppi vanno a formare un grande cerchio, il cerchio dal quale scaturirà una nuova scintilla. Una scintilla della quale non si sa molto, ma dalla quale ci si aspetta tanto.

I Cigni, i Fenicotteri e gli Squali del Cagliari 4 sono chiamati ad avanzare. Formano un quadrato dentro al cerchio. Sentono gli occhi degli altri puntati sulle loro schiene. Hanno già fatto le prove per quella cerimonia, sanno come dovranno muoversi e quel che dovranno fare. Sanno cosa accadrà ai loro guidoni, sanno cosa significherà d’ora in poi. Ma la tensione è palpabile attorno a loro, si può quasi sentire sulla lingua il sapore dell’emozione e respirare l’odore dell’ansia e della curiosità.

Stefania, l’Incaricata nazionale al settore nautico, sorride. Il mare continua a scrosciare in lontananza, e al momento non può esserci suono più gradito. Il futuro del Cagliari 4 è fra quelle onde, fra quella spuma bianca, fra gli spruzzi gelidi di quell’acqua.

L’alfiere fa un passo avanti, saluta, si posiziona di fronte ai capi. L’Incaricata nazionale fissa la doppia gaffa sul puntale dell’alpenstock della Fiamma. Anche la bandierina è cambiata. E’ più bella adesso; un’ancora bianca che prima non c’era brilla tra il rosso e il blu.

Avanzano poi le squadriglie, una per volta. Urlano con foga, consegnano a loro volta il guidone nella mani dell’Incaricata. C’è un leggero di imbarazzo nell’aria. Lo sguardo di tutti è incatenato su quelle mani che assicurano all’alpenstock la gaffa ed una nuova bandierina col simbolo della squadriglia che non è più rosso, ma d’un blu acceso, blu come il mare, blu per ricordare a tutti che il Cagliari 4 è un po’ diverso dagli altri gruppi.

A coloro che hanno partecipato al Campo nazionale nautico di Barrea viene consegnato anche il “Piede marino”.

Ma non è ancora finita. Due fischietti dorati scivolano fra le dita dell’Incaricata nazionale, che li consegna a Marina e Nicola, i Capi reparto. Sono i fischietti da nostromo, dal Seicento usati per impartire ordini sulle navi ed udibili anche dalla cima dell’albero.

Si saluta ancora una volta e il piccolo quadrato si ricongiunge con quel grande cerchio che lo circonda.

Sospiri di sollievo. Sguardi ammirati ai guidoni e alla Fiamma. Cinque soddisfatti battuti nelle mani degli altri. Sorrisi rilassati nei volti di tutti. Il vento si insinua fra gli abiti. Il mare biancheggia sulla riva.

Il Cagliari 4 è finalmente divenuto “Nautico”.

Molti occhi si fermano all’orizzonte, nelle profondità d’un mare blu e bellissimo come solo in Sardegna può essere. Una nuova alba ha appena rischiarato il cielo di tutti i gruppi scout sardi. E che, come augura l’Incaricata nazionale, si spera non rimanga l’unica in una Regione bagnata da acque così meravigliose.

Il mare, così forte, incontrastato e puro, sembra voler sussurrare ad orecchi attenti che perché ciò accada basta volerlo.

Buona rotta!

Marta – Squadriglia Cigni

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